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OIA SERVICES NEWS: GIOCO E SCOMMESSE ONLINE SU BETALAND,  ENJOYBET e riogames

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Carmelo Mazza CEO Betaland: vicini alla rete

Carmelo Mazza CEO Betaland OIA Services LTD, in un’intervista ad Agimeg: “la nuova tassa dello 0,3% non graverà sui nostri punti vendita ma sarà assorbita da noi”.

Inoltre la ripartenza del settore è stato posticipato al 14 Giugno, nonostante la roadmap dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dedicata alla Fase 2. OIA sta cercando di essere vicina alla sua rete in tutti i modi, con l’informazione e con iniziative di sostegno diretto ai conti economici, ma soprattutto – rivela Mazza – “abbiamo deciso che l’incremento dello 0,3% sulla raccolta delle scommesse sportive non graverà in alcun modo sui punti vendita, ma sarà assorbito da noi”.

OIA è vicina alla sua rete

Ma cosa sta succedendo nel mondo del gaming in Italia?

Nell’affrontare la dura crisi economica innescata dalla diffusione del virus Covid-19, il Governo torna a tassare le scommesse: il prelievo in previsione quindi contribuirebbe nei prossimi tre anni finanziare il Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale. Il link appena messo in rilievo porta ad un interessante servizio di PressGiochi.it che ha deciso di fare concretamente “i conti in tasca a chi opera nel gioco legale“. L’analisi condotta in modo matematico porta a capire quali sono i reali guadagni dei concessionari italiani. Nello stessso articolo si trovano imporanti osservazioni di Carmelo Mazza, riportate qui sotto.

“Vediamo che nel corso degli anni la marginalità complessiva nel settore dei giochi si è ridotta e questa riduzione accelererà processi di concentrazione con il risultato che pochi operatori deterranno un numero molto elevato di agenzie. Questo potrà forse semplificare il controllo del settore ma finiremo presto per accorgerci che andrà tutto in mano a grandi gruppi internazionali. Come sta già succedendo”.

Carmelo Mazza, ceo di Oia Services LTD

Carmelo Mazza CEO Betaland: l’intervista per Agimeg

Carmelo Mazza nell’ultima intervista per Agimeg parla del delicato momento del settore dei giochi in Italia e della nuova tassazione. “Il fatto è che tassazione e rappresentanza devono andare di pari passo. Come imprenditore posso anche accettare di pagare più tasse per sostenere maggiormente lo sport, ma vorrei vedere contemperato nell’interesse generale anche il mio interesse di contribuente ed operatore economico”.

Il settore del gioco e delle scommesse potrà resistere fino a metà giugno.?

“Il settore è in sofferenza, soprattutto per la filiera distributiva. Questo ritardo di un mese per le possibili riaperture si somma, infatti, al ritardo nell’erogazione dei sostegni previsti. Il fatto che le banche non abbiano concesso prestiti per via dei propri codici etici è particolarmente grave, un ulteriore danno ai piccoli imprenditori del settore. Faccio fatica a pensare che questo fosse lo spirito delle misure di aiuto alle imprese previsto dal legislatore. Come concessionari, noi di OIA Services stiamo cercando di essere vicini alla nostra rete in tutti i modi, con l’informazione e con iniziative di sostegno diretto ai conti economici: per esempio abbiamo predisposto un kit gratuito che invieremo agli esercenti con materiale necessario per le protezioni di clienti e dipendenti e presto lanceremo altri progetti per ridurre costi ed incrementare ricavi”.

Bisogna valutare se non sia arrivato il momento di abbandonare l’idea di salvarsi da soli e, invece, costruire un tessuto associativo robusto.

Leggi tutta l’intervista su Agimeg.it

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